sabato 17 novembre 2007

Lo statuto comunale e provinciale

Il rapporto tra legge e statuto non era riguardabile soltanto in termini di gerarchia, ma anche in termini di competenza ( sia pure verticale).
I rapporti tra legge e statuto tenevano conto della supremazia della prima e della riserva di competenza a favore del secondo, ponendosi classicamente, in termini di atipicità rispetto all’ordinamento generale delle fonti del diritto.Alla luce della soppressione dell’art.128 si può affermare che dalla riforma costituzionale discenda la natura di fonte primaria dell’ordinamento repubblicano degli statuti, che dettano le norme principali dell’ordinamento locale, divenendo obsoleti i rapporti interistituzionali di gerarchia.
Bisogna peraltro osservare la potenziale subordinazione dello statuto ai principi fissati dalla legislazione statale, almeno per quanto attiene alla individuazione delle funzioni fondamentali degli enti locali, espressamente riservata alla legge statale.
Per quanto concerne il contenuto dello statuto vi sono da un lato contenuti obbligatorii dall’altro contenuti facoltativi. I primi che non possono assolutamente mancare sono le attribuzioni degli organi; l’ordinamento degli uffici ( la cui disciplina dovrebbe enunciare principi-guida che dovrebbero trovare specificazione in norme regolamentari); l’ordinamento dei servizi; le forme di collaborazione tra comuni e province; gli istituti di partecipazione ( le norme statutarie più rilevanti sono quelle relative al Difensore civico ed al referendum consultivo, avendo molti altri istituti trovato disciplina nella Legge 241/1990); il decentramento; l’accesso dei cittadini agli atti( vi è una sovrapposizione con la legge 241/1990 che disciplina l’accesso agli atti.
Lo statuto è approvato dal Consiglio Comunale (e provinciale). Lo statuto approvato viene inviato al Co.Re.Co. Comitato Regionale di Controllo, che può sindacarlo esclusivamente sotto il profilo della legittimità.
Una volta superato il controllo, lo statuto, in quanto atto normativo, viene pubblicato sul bollettino ufficiale della regione BUR. L’atto è inoltre trasmesso al Ministero degli Interni, perché venga inserito nella raccolta ufficiale degli statuti ivi istituita.
ZOFF

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