sabato 17 novembre 2007

Statuti e Regolamenti degli Enti pubblici

La potestà normativa secondaria è propria anche degli Enti Pubblici: essa costituisce espressione della c.d. autonomia normativa, che rappresenta il principale contenuto dell’autonomia pubblica. Si va dalla massima autonomia attribuita alle Regioni, a quella minore, degli Enti locali, a quella, ancor più ristretta, dei c.d. enti strumentali.
Gli Statuti contengono le norme organizzative fondamentali delle strutture cui si riferiscono. Lo Statuto è definibile come la “Legge fondamentale” di un determinato organismo.
Il fenomeno degli Statuti non è proprio solo del Diritto Pubblico, ma si presentano identici anche nell’ambito del privato: ogni società, associazione sono rette dal proprio Statuto (oltre che dalla disciplina del Codice Civile).
L’autonomia statutaria implica un’accentuata autonomia politica dell’organismo che ne è dotato, e tale capacità di autodeterminazione dei propri fini segna la separatezza e l’individualità rispetto alle altre realtà istituzionali.Sui Regolamenti delle regioni a statuto ordinario la Costituzione detta una disciplina abbastanza precisa.
La potestà regolamentare è di tipo esclusivamente organizzativo, in riferimento alla struttura degli uffici e al rapporto con il personale.
Non tutti i regolamenti degli Enti pubblici hanno natura normativa; molti di tali regolamenti sono validi esclusivamente nell’ambito dell’ente, e non hanno effetti nei confronti dei cittadini.
I regolamenti aventi carattere realmente normativo sarebbeo esclusivamente i c.d. “regolamenti esterni” ossia i regolamenti organizzativi e quelli che disciplinano l’erogazione dei servizi che l’ente presta alla collettività.
I regolamenti degli enti pubblici oltre che alle leggi sono sottoordinati anche ai regolamenti governativi.
ZOFF

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