La Conferenza dei Servizi è diventata il principale strumento per la composizione della pluralità di interessi pubblici coinvolti nei procedimenti di particolare complessità, sia nella fase istruttoria che nella fase decisoria.
La Conferenza dei servizi è chiamata a determinare all'inizio dei suoi lavori, il termine per l'adozione della decisione conclusiva, che comunque non può superare i 90 giorni. Decorsi questi termini, l'Amministrazione procedente adotta la determinazione motivata di conclusione del procedimento, tenendo conto delle risultanze della Conferenza e delle posizioni prevalenti in quella sede. Si tratta di una norma acceleratoria che consente all'amministrazione procedente di concludere comunque il procedimento a fronte di una mancata collaborazione da parte degli altri.
La definizione di posizioni prevalenti non va cercata nella maggiornaza ma al tipo e all'importanza delle attribuzioni di ciascuna amministrazione con riferimento alle questioni in oggetto e alle singole leggi di settore.
Ovviamente l'amministrazione dissenziente avrà a disposizione gli strumenti di tutela giurisdizionale.
Quando il dissenso avviene tra amministrazioni dello Stato, la decisione è rimessa al Consiglio dei Ministri; mentre in caso di dissenso tra Amministrazioni statali e regionali o tra Amministrazioni regionali la decisone è rimessa alla Conferenza Stato Regioni oppure alla Conferenza Unificata se il dissenso intercorre tra amministrazioni statali o regionali e amministrazioni locali.
GENTILE
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